Mediateca Summer Lab

un’estate di cinema pensata per i più piccoli

Di Paolo Antonio D’Andrea

L’estate non ha fermato l’impegno della Mediateca nella didattica.

Con un occhio di riguardo per i più piccoli e con la ferma intenzione di coniugare la componente formativa con la leggerezza e il divertimento dell’impostazione laboratoriale, tra luglio e agosto palazzo Badini si è riempito di bambine e bambini alla scoperta dei rudimenti del racconto, dell’animazione, del videogaming, del character design. Grande successo in particolare per il laboratorio di Anna Givani con la Bloom Machine, uno straordinario dispositivo analogico – ideato dalla stessa docente – che consente di realizzare da zero e in brevissimo tempo dei corti animati con tanto di personaggi e sfondi in movimento interamente ideati e disegnati dai bambini. Il festival di cortometraggi FMK, svoltosi come da tradizione sul finire di luglio, è stata l’occasione per riproporre questo tipo di eventi alla platea dei giovanissimi – e perché no, degli adulti curiosi e con la voglia di (ri)mettersi in gioco -: sia il laboratorio di serigrafia condotto da Eleonora Spizzamiglio che quello di riuso creativo dei rifiuti di Luca Tonin e Riccardo Pasqual, senza scordare quello di disegno e collage di Alberto Lot, hanno riscosso grande successo segnando a più riprese il tutto esaurito.

Agosto si è altresì distinto per uno speciale laboratorio dedicato ai rudimenti del coding, la programmazione informatica: ai ragazzi, muniti di computer portatile, è stata data la possibilità di concepire e implementare un piccolo videogioco, mettendo in campo creatività e capacità di utilizzo degli strumenti informatici. In attesa della ripartenza della tradizionale annualità delle attività didattiche per le scuole, la mediateca ha voluto dare un segnale di presenza anche durante la stagione estiva; come sempre, tentando di tenere assieme l’importanza dello sviluppo di competenze legate all’audiovisivo all’idea di far trascorrere ai più piccoli un tempo libero di qualità. 

Sorry we missed you!

Di Marco Fortunato

Questo numero di CinemazeroNotizie arriva online in colpevole ritardo. Mentre scriviamo molte delle iniziative estive sono già avviate da tempo e alcune addirittura concluse. Ce ne scusiamo con i lettori sperando che comunque siano riusciti ad averne notizia, e dunque a partecipare, grazie agli altri canali promozionali, a partire dalle nostre pagine Facebook e Instagram.  

Che dire a nostra “discolpa”? Semplicemente la verità. Tanta era la voglia di ripartire e di re-incontrare il nostro pubblico, tanti i progetti in campo (tra conferme e novità), tante – inutile nasconderlo – le difficoltà, che non ci resta altro da fare che citare Ken Loach (da cui abbiamo rubato il titolo dell’articolo) e sperare nella vostra comprensione. 

Negli articoli di questo numero proveremo a raccontarvi quanto abbiamo fatto e stiamo facendo per offrirvi una proposta il più possibile ricca e variegata sia in quantità che in qualità. A partire delle “conferme” come, ad esempio, l’ormai storica arena di Piazza Calderari il cui palinsesto quest’anno – non potendo contare sugli abituali successi della stagione precedente – ha saputo reinventarsi affiancando alla tradizionale programmazione per famiglie e ragazzi un ampio spazio dedicato a eventi speciali, restauri e incontri con gli autori.

O Cinemadivino, la rassegna itinerante nata per dare al pubblico l’occasione di scoprire, oltre al cinema, un’altra grande eccellenza del territorio: l’enogastronomia e con essa le migliori cantine del territorio. Una kermesse molto apprezzata che nell’edizione 2021 ha visto un ulteriore crescita grazie alla prestigiosa partnership con l’associazione Ville Venete che ha permesso di ampliare ulteriormente il numero di appuntamenti. 

E poi la grande novità di UAU allestita nel cortile di Via Bertossi. Un’Arena Urbana? Un Angolo Unico? Date voi a “UAU” il significato che più vi piace, noi possiamo solo dirvi come e perché è stata pensata. Come uno spazio non convenzionale, dove le fronde dei salici, i giochi di luce e uno schermo davvero speciale disegnano i contorni di un luogo unico, fortemente voluto per valorizzare un luogo ameno e poco frequentato della nostra Città. Un salotto a cielo aperto con una proposta pensata per il pubblico più giovane (ma non solo), con film originali, fuori dai canoni della grande distribuzione, spesso acclamati da pubblico e critica ma poco visibili e per questo preziosi. E con un’attenzione speciale alle registe di talento, forti e creative. Un’idea, insomma, che volevamo vi lasciasse a bocca aperta, esclamando UAU!

Con queste caratteristiche non è un caso che sia stata questa la sede del ritorno di FMK Short Film Festival, che dopo un anno di stop dovuto alla pandemia, è ripartito alla grande con una tre giorni densa di appuntamenti, masterclass, presentazioni di libri e naturalmente tante proiezioni di cortometraggi da tutto il mondo.

E non è tutto. Nei giorni liberi (si fa per dire) non potevano mancare gli appuntamenti di CIAK SI GIRA il ciclo di eventi itineranti che da oltre trent’anni (ri)porta la magia del cinema nei piccoli paesi. Oltre 50 le proiezioni in programma quest’anno in ben 15 Comuni.  

Insomma, forse qualche piccola attenuante per questo ritardo ci può essere concessa, ma adesso non c’è tempo da perdere, riparte una nuova stagione, tutta da costruire e vivere insieme…. naturalmente a Cinemazero.

FMK2021

Un’edizione che si è fatta in 3 per un successo senza eguali!

Di Riccardo Costantini

Venerdì 30 luglio si è conclusa la XVII edizione di FMK – international short film festival, il festival di Cinemazero dedicato ai migliori cortometraggi in circolazione.

Un appuntamento lungamente atteso dai numerosi appassionati del festival che quest’anno hanno avuto non poche sorprese!

Innanzitutto un cambio di location: per la prima volta FMK si sposta nella nuova arena estiva di Cinemazero, UAU!, recentemente inaugurata in Via Brusafiera,14 nei giardini “Francesca Trombino”.

Innovativa è anche la formula, tutta incentrata sul numero 3: 3 le serate come da tradizione, ma 3 sono anche i laboratori dedicati ai più piccoli la mattina, le masterclasses pomeridiane, le presentazioni di libri e gli eventi musicali: dai dj set prima delle proiezioni e dalle esibizioni live a fine serata.

Inoltre, quest’anno FMK ha visto una programmazione giovanissima, dal momento che parte della selezione è stata fatta da Under25, e la giuria – seppur di chiara fama – ha 33 anni di media, come la maggior parte degli ospiti attesi.

Molti gli ospiti del festival: dal pluripremiato regista, produttore e sceneggiatore friulano Carlo Zoratti, a Giulio Mastromauro, vincitore del David di Donatello nel 2020 per il Miglior Cortometraggio, a Roberto Leoni, sceneggiatore e collaboratore di Jodorowsky,  fino alle giovanissime Chiara Dainese, montatrice, Aurora Ovan scrittrice e regista di soli 25 anni, e dall’estero la regista d’animazione Joanna Quinn.

L’ultima serata ha visto la giuria composta dal regista, produttore e sceneggiatore friulano Carlo Zoratti, dalla montatrice Chiara Dainese e da Aurora Ovan, scrittrice e regista venticinquenne, premiare come Miglior Corto Norteños di Paul Mortlock.

“Premiamo questo corto” ha spiegato unanime la giuria “perché utilizza in modo estremamente ingegnoso il format del cortometraggio, costruendo una narrazione libera che crea un’atmosfera divertita, ma allo stesso tempo carica di una tensione erotica e morbosa.

Quello della giuria non è stato l’unico premio decretato nella serata: il corto di animazione Ahead ha vinto, infatti, il premio Young, dato dalla giuria composta dallo Young Club di Cinemazero, mentre il pubblico, da sempre vero protagonista di FMK, ha premiato a pieni voti il cortometraggio horror Color Me di Martin De Thurah.

Pubblico che è stato sempre presente a tutte le serate del festival, tanto da registrare sold out per tutte le serate. Anche gli eventi collaterali hanno riscontrato un’ottima partecipazione: dai laboratori gratuiti per i bambini la mattina, alle masterclass pomeridiane, fino alle presentazioni di libri durante l’orario dell’aperitivo.

Un’edizione questa che si chiude con un successo, a riprova di quanto questo festival sia apprezzato da un pubblico di affezionatissimi, che quest’anno, però, ha allargato i suoi orizzonti anche verso nuovi curiosi che si sono appassionati sin da subito.

Un festival giovane, di giovani, che ha saputo restituire per tre giorni un clima familiare e informale, senza dimenticare l’alta qualità della proposta.

Un’estate insieme, sicuri

(in Piazzetta Calderari)

Di Marco Fortunato

Un’estate insieme, sicuri. Era il motto dell’arena Calderari quando lo scorso anno fu, di fatto, il primo grande evento aperto al pubblico a ripartire dopo la pandemia. Era un esperimento, che si rivelò vincente, per dimostrare che osservare le regole era possibile e che facendolo sarebbe stato possibile tornare a vivere la cultura collettivamente, in sicurezza.

Quest’anno, purtroppo, la realtà non è molto cambiata e per certi versi, seppure in condizioni diverse, anche quella del 2021 è stata un’arena che ha dovuto ripartire da zero.

A mancare quest’anno sono stati soprattutto i film, poiché la lunghissima chiusura invernale ha fatto venir meno i grandi successi della stagione cinematografica che, da sempre, rappresentano uno dei capisaldi della programmazione estiva. Da qui la decisione di reinventarsi, o meglio, riadattarsi per cercare di accontentare il vasto pubblico che segue gli appuntamenti sotto le stelle e immaginare un palinsesto un po’ diverso dal passato.

La partenza è stata eccezionale con due serate sold out: la prima con NOT(T)E DI CINEMA, una vera e propria festa in musica che ha visto ai piedi del grande schermo prima le giovani orchestre e poi la filarmonica di Pordenone impegnati ad accompagnare i classici. Pochi giorni più tardi, Piazza Calderari è stata nuovamente invasa pacificamente dalle moto storiche di Pordenone con il loro seguito di appassionati per l’anteprima di Pozzis, Samarcanda di Stefano Giacomuzzi alla presenza del Cocco che ha raccontato la sua incredibile avventura.

Pozzis, Samarcanda

E poi il ritmo degli Extraliscio, ospiti insieme a Davide Toffolo per presentare l’omonimo film che li racconta, firmato da Elisabetta Sgarbi e presentato lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia, le spettacolari immagini del BANFF Mountain Film Festival e le sonorità – protagoniste di un’applaudita performance live di Samuel Storm, musicista nigeriano noto per essere arrivato in finale a X-Factor – che hanno preceduto la proiezione di Qualcosa di meraviglioso in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.

Extraliscio – Punk da Balera

Ancora musica con l’anteprima di Belushi altro evento in collaborazione con un’importante realtà del territorio (il Pordenone Blues Festival che in quei giorni ha inaugurato la kermesse) e tanto cinema di qualità, tra blockbuster, film per bambini e ragazzi, eventi speciali per animare quello che da tradizione è uno spazio di cultura, ma anche di socialità.

Uno spazio ancora vivo e pulsante che sarà attivo fino alla fine del mese. Da segnare in agenda i prossimi eventi speciali: venerdì 20 agosto l’incontro con Davide Ferrario, uno dei più raffinati autori italiani che introdurrà la proiezione del suo Boys,commedia generazionale che vanta la colonna sonora di Mauro Pagani (PFM), e vede nel cast tra gli altri, Neri Marcorè, Marco Paolini, Giorgio Tirabassi e Giovanni Storti, protagonisti di una storia di rimpianti e di rivalsa, di perseveranza e ottimismo, oltre che ovviamente di amicizia e di spirito rock. Lunedì 23 agosto anteprima speciale di Supernova toccante road movie che, grazie ad una performance attoriale straordinaria (Stanley Tucci e Colin Firth d’altronde non potevano deludere) riesce a coinvolgerci senza inutili sentimentalismi in una profonda riflessione sulla libertà e il rispetto. In chiusura, come tradizione, spazio nuovamente alla musica e al divertimento con la Zerorchestra alle prese con due volti noti Laurel o Hardy (Stanlio e Ollio) che scopriremo aver avuto una lunga carriera anche come solisti, prima di dare vita alla celebre coppia.