Regala e regalati Cinemazero

Vivi il 2021 da protagonista: sostieni il TUO cinema!

Il 2020, lo sappiamo, è stato un anno difficile e complicato, una sfida che tutti abbiamo dovuto affronotare.

Anche Cinemazero non è stato immune da questa emergenza che ha cambiato, in maniera profonda, la nostra quotidianità. Le nostre sale, per ben due volte, sono rimaste chiuse al pubblico e ci hanno costretto a reinventarci e trovare nuovi modi per proporvi ancora film di qualità e rimanere vicini, nonostante le distanze.

Il mondo della cultura, quest’anno ne esce profondamente colpito. Per questo abbiamo pesato di proporre un modo pratico per sostenere la nostra, ma anche vostra, realtà, rispondendo alle numerose richieste che affezionati spettatori ci hanno rivolto in questi mesi.

Così è nato REGALA E REGALATI CINEMAZERO: con una piccola donazione potrai fare tanto per sostenere le attività del tuo cinema!

Donazione di almeno 50€ – Sostenitore ORSO D’ORO

Per te due CinemazeroCard da regalare a chi vuoi tu per un anno di cinema di qualità 

1 cartolina virtuale di auguri cinematografici!

Donazione di almeno 100€ – Sostenitore PALMA D’ORO

Per te due CinemazeroCard da regalare a chi vuoi tu per un anno di cinema di qualità 

5 biglietti ingresso omaggio

1 cartolina virtuale di auguri cinematografici!

1 fotografia in stampa fine art proveniente dall’Archivio CinemazeroImages

Donazione di almeno 150€ – Sostenitore LEONE D’ORO

Per te tre CinemazeroCard da regalare a chi vuoi tu per un anno di cinema di qualità 

8 biglietti ingresso omaggio

1 cartolina virtuale di auguri cinematografici!

1 fotografia in stampa fine art proveniente dall’Archivio CinemazeroImages

La CinemazeroCard vale un anno dalla riapertura del cinema e può essere intestata a chi vuoi tu!

Gli omaggi si ritirano presso la Mediateca dal 7 gennaio 2021.

Potrai pagare in Mediateca e con bonifico bancario con causale “erogazione liberale Cinemazero”   IBAN IT91B0533612500000040181626

Ricordati di scrivere una mail a cinemazero@cinemazero.it per dirci a che nome vuoi attivare le tessere e a chi far reperire la cartolina di auguri virtuale!

Per godere dei benefici e delle detrailbilità previste dalla normativa corrente sulle erogazioni liberali è sufficiente conservare la ricevuta dell’operazione effettuata.

Ma i regali non sono finiti qui!!!

Ti ricordiamo che potrai sempre regalare:

CinemazeroCard (15€)

CinemazeroCard + abbonemento a 5 ingressi (37€) 

abbonamento 5 ingressi (37€)

la borsa di CInemazero che si illumina al buio “La Vita è un film” (5€)

Per saperne di più e avere ulterirori informazioni scrivi a cinemazero@cinemazero.it

Gli occhi dell’Africa: a gonfie vele sul web

Di Riccardo Costantini

La XIV edizione de Gli occhi dell’Africa ha aggiornato profondamente il programma – originariamente preventivato nei mesi di dicembre 2020 e gennaio 2021 – con molte novità, con molti più titoli e possibilità rispetto a quanto originariamente previsto: dopo le anteprime di novembre e la necessità obbligata di presentarsi in forma ridotta, Caritas diocesana, Cinemazero, l’Associazione L’Altrametà e il Centro culturale Casa Zanussi hanno con caparbietà arricchito l’offerta di anteprime nazionali, film rarissimi e d’autore, ma anche un’attenzione particolare al territorio, con due film di alta qualità girati in Africa ma “firmati” Pordenone. Il tutto possibile anche grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone, da sempre vicino alla manifestazione, e alla Cooperativa Nuovi Vicini di Pordenone.

La programmazione cinematografica è ora tutta on-line fino al 15 gennaio 2021, molto più ricca del previsto: splendidi film per le feste, disponibili sul portale www.adessocinema.it, la piattaforma streaming gestita da Cinemazero di Pordenone, il Visionario di Udine e La Cineteca del Friuli: dieci film speciali, per conoscere il continente africano. Tra questi in anteprima esclusiva il documentario/inchiesta Rouge Ivoire, realizzato da Bruno Mercuri per Videe: ripercorre gli avvenimenti degli ultimi 10 anni di storia della Costa D’Avorio, in cui si ricordano i fatti che hanno portato un Paese prima considerato tra i più stabili dell’Africa Subsahariana a vivere in una profonda instabilità politica ed economica.

In programma anche il film egiziano Yomeddine, di Abu Bakr Shawky, selezione ufficiale al Festival di Cannes, scelto anche per rappresentare l’Egitto ai Premi Oscar 2019. Una storia commovente di un uomo alla ricerca delle sue origini. Un viaggio iniziatico che con tono leggero parla di miseria, tabù religiosi ed esclusione adatto a tutta la famiglia da vedere sotto l’albero.


Altra proposta è Aya va alla spiaggia, cortometraggio marocchino di Maryam Touzani, nominato come Miglior Cortometraggio al Dubai International Film Festival. Aya è una bambina che già lavora come domestica in un appartamento a Casablanca. Segregata in casa, Aya ha un unico sogno: riuscire, almeno una volta, a vedere il mare.
Spazio alla religione con una storia davvero sorprendente grazie al film di Gabrielle Zilkha, in anteprima nazionale, Doing Jewish: A story from Ghana, un documentario che racconta la vita di una piccola comunità del Ghana, concentrandosi sui pochissimi che praticano (o vorrebbero praticare) l’ebraismo.
I bambini sono al centro anche di Liyana, di Aaron e Amanda Kopp, che intrecciando il documentario all’animazione, racconta la storia di cinque orfani, tra speranze e difficoltà. Un film per famiglie, davvero da non perdere, durante le feste!
William e il mulino a vento di Ben Nabors è un’altra toccante storia di sogni, questa volta realizzati. Il quattordicenne William Kamkwamba, infatti, aiutato da un semplice manuale, riesce a costruire un mulino a vento nel suo piccolo villaggio del Malawi.
Storie e racconti per conoscere e scoprire un continente con gli occhi dei suoi stessi registi, senza i filtri della cultura occidentale. 8 imperdibili appuntamenti per passare insieme le festività natalizie in compagnia di una filmografia poco conosciuta, ma che non lascerà indifferenti, regalando numerose emozioni.
Questa edizione presenta l’opportunità di rivedere dei film di successo delle passate edizioni, nella sezione Il meglio de Gli occhi dell’Africa: si potranno riguardare il magnifico Le franc, del senegalese Djibril Diop Mambéty e il delicatissimo La petite vendeuse de soleil, sempre dello stesso regista, due pellicole che sono diventati dei “classici” della filmografia africana anni Novanta.Disponibile anche, grazie alla collaborazione con Amahoro Onlus il documentario Verso le verdi colline del Burundi di Tommaso Lessio. Il cortometraggio è dedicato al progetto Santè a Muyinga, in Burundi: qui l’organizzazione di volontariato Amahoro ha costruito un Centro di Salute ed un acquedotto e realizzato attività di prevenzione sanitaria e formative sull’uso sostenibile dell’acqua.
 A questo si aggiunge Home, verso casa – Racconti, testimonianze, parole, volti di chi vive la casa in un Paese lontano, realizzato dalla Cooperativa Nuovi Vicini di Pordenone, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2020.

DISTANTI MA VICINI

Cinemazero al fianco dei docenti impegnati nella didattica che cambia

Di Elena Chiara D’Incà

L’anno che si è appena concluso ha segnato profondamente la nostra società ponendoci tutti di fronte numerose sfide: in particolare in ambito sanitario ed economico ma, non da ultimo, anche in ambito culturale,  sociale e nel mondo della formazione.

I docenti della scuola hanno saputo rispondere a questa sfida attivando un universo didattico precedentemente poco praticato: in alcuni mesi sono state messe in campo svariate competenze digitali che hanno permesso di mantenere viva la scuola anche nella distanza.

In quest’ultimo anno scolastico si è concretizzato un passaggio epocale,  che non si  è esaurito nel semplice trasferimento della didattica tradizionale su piattaforma, ma si è concretizzato in una vera e propria didattica digitale integrata, dove la lezione frontale è appunto integrata con momenti di approfondimento, interazione e di partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse. Consapevole dell’importanza di questa dimensione digitale dell’apprendimento, Cinemazero ha voluto attivare tutte le proprie competenze in ambito multimediale, per affiancare il lavoro di docenti con una rinnovata offerta didattica che è stata riconosciuta come un prezioso alleato da numerosi Istituti scolastici del territorio.

Il nuovo anno appena cominciato ci pone davanti a nuove sfide alle quali  vogliamo rispondere con professionalità, anche attraverso l’attivazione di due importanti progetti che coniugano l’approfondimento culturale agli strumenti dell’innovazione digitale:

Il Progetto “Vivere in tempi interessanti: il Friuli di ieri e di oggi attraverso lo sguardo di Pasolini”: un percorso di approfondimento storico-culturale alla scoperta del dopoguerra in Friuli Venezia Giulia attraverso l’analisi dei testi letterari e poetici realizzati da Pier Paolo Pasolini nei primi anni della sua produzione letteraria. L’analisi storico-letteraria sarà indirizzata all’elaborazione di un prodotto multimediale interattivo, un web doc: una piattaforma web arricchita di contenuti audiovisivi interattivi disposti su una sequenza temporale (time-line) nella quale lo spettatore potrà interagire per esplorare i principali accadimenti storici e culturali di quel periodo, individuati attraverso l’analisi della prima produzione letteraria di Pasolini, e potrà così approfondire i contenuti grazie alla visione di materiale d’archivio (audio e audiovideo, testuale e fotografico). Il web doc inoltre permetterà un percorso immersivo nei luoghi pasoliniani (così come oggi appaiono) per scoprire l’eredità culturale pasoliniana ancora oggi presente e per promuovere la conoscenza della ricchezza storica e culturale del territorio regionale.

Matinée… a distanza: Nell’impossibilità di realizzare gli storici matinée in presenza presso le nostre sale, abbiamo pensato a una formula che permetta di usufruire della nostra offerta formativa a distanza, mantenendo inalterata la qualità che da sempre garantiamo a questo tipo di eventi. Sfruttando le potenzialità delle piattaforme di streaming #Iorestoinasala e Adessocinema, diamo agli insegnanti la possibilità di scegliere da un repertorio in costante aggiornamento il film che più si adatta alle specifiche esigenze formative e di mostrarlo agli studenti in classe o da casa; al contempo, tramite l’intervento a distanza dei nostri formatori qualificati, forniamo agli studenti un’introduzione al testo filmico e un’analisi approfondita dei suoi motivi stilistici e tematici. L’evento può così fungere da ideale sostegno al programma scolastico dei singoli insegnanti e da integrazione delle unità didattiche di apprendimento (UDA), mantenendo così fermo l’intento di sviluppare competenze trasversali e mettere in gioco le capacità di collegamento interdisciplinare delle classi coinvolte. Non mancheranno, a esempio, film dedicati ai temi cruciali dell’educazione civica e della cittadinanza consapevole. È doveroso ricordare, infine, che queste attività didattiche possono essere calcolate come ore di PCTO. Tutte le informazioni sulle modalità di prenotazione e svolgimento sono reperibili qui: https://cinemazero.it/cinemazero-e/didattica-audiovisivo/matinee/

IDFA 2020: una sfida on-line completamente vinta

Di Riccardo Costantini

Anche il più grande festival del documentario del pianeta ha dovuto rimodulare tutta la sua offerta a causa dell’emergenza Covid19: limite di 30 spettatori in sala…praticamente tutti gli ospiti (migliaia di accreditati da tutto il mondo) in remoto, il solito usuale ricchissimo programma portato on-line, magnificamente e con grande semplicità organizzato su una piattaforma nativa, fra le migliori viste quest’anno per efficacia. Poi, tutte le chiaccherate con i maestri (anche con grandissimi, come il “nostro” Gianfranco Rosi, Vitaly Mansky, Ulrike Ottinger, Victor Kossakovsky…), i meeting produttivi, le conferenze su temi d’urgenza (distribuzione in epoca di pandemia, produrre senza la possibilità di viaggiare…) costruite sui canali video sul web, garantendo interazione con chi collegato. Certo, è mancata molto quell’idea di comunità che si respira in presenza, in una città che per storia “vive” diritti umani, temi sociali, attualità, con enorme partecipazione, ma la possibilità di godere di tutti i contenuti anche per un tempo superiore alla durata del festival è stata davvero apprezzatissima (normalmente, è difficilissimo riuscire a sfruttare tutti i contenuti, spesso “sovrapposti” nei pochi giorni della manifestazione, che ha sempre ritmi serratissimi). Insomma, un esperimento riuscito, del quale in futuro non si potrà fare a meno (il festival da sempre ha anche una forte vocazione ecologica, per cui ci si interrogherà di sicuro sul fatto che forse non è necessario far viaggiare – con relativo inquinamento – ospiti in aereo da tutto il mondo).

Per quel che riguarda la selezione, come d’uso i risultati sono stati alterni, e – in particolare da quando la direzione è affidata a Orwa Nyrabia – alcuni temi sono apparsi spesso ridondanti, senza aver giustificazioni di “scelta obbligata” almeno per l’eccellente qualità (alcuni film da contesti di guerra o su migrazioni potevano essere agevolmente dimenticati…).

I premi, invece hanno riconosciuto con buona correttezza alcuni dei titoli più interessanti: Radiograph of a Family (Norvegia, Iran, Svizzera) di Firouzeh Khosrovani è risultato giustamente  vincitore del premio IDFA per il miglior documentario di lungometraggio. Si tratta letteralmente della  radiografia di una famiglia. Attraverso una magistrale narrazione, agendo su materiali d’archivio personali, la regista mostra come la storia e la rivoluzione iraniana abbiano portato al divorzio prima “politico” e poi personale dei suoi genitori, un padre pronto per la modernità e una madre sempre più conservatrice. L’ambiente familiare muta progressivamente, e il racconto si fa  così delicato e poetico da commuovere e far riflettere: la storia spesso frattura ogni cosa, senza possibilità di recupero. Il premio IDFA per la migliore regia è andato a un decano come Vitaly Mansky, per il suo Gorbachev. Heaven (Lettonia, Repubblica Ceca). Questo ritratto intimo di un grande uomo in declino si distingue per un’eccezionale delicatezza di regia: l’ultimo leader dell’URSS viene raccontato con garbo, nel suo essere solo e vulnerabile, uomo, capace di cambiare il mondo – a volte con un sorriso, a volte con forza – ma sempre rimanendo una persona e non un algido burocrate o politico spietato.

Magnifico Nemesis di Thomas Imbach, premiato la miglior fotografia: raramente l’occhio della cinepresa diventa così aderente alla storia che viene raccontata. Lo sguardo del regista, puramente osservativo, diventa completamente nostro, trasformando un saggio di cinema del reale in una narrazione visivamente lirica e poetica che espone e chiarisce il contesto sociale e politico della stazione ferroviaria di Zurigo, spazio antropico, demolita per far posto a un discutibile “moloch” architettonico, centrale di polizia e carcere. Sette anni di riprese da una finestra: la stazione ferroviaria si trasforma…una volta collegava i treni da Zurigo al mondo esterno, ora diventa una prigione che chiuderà il mondo, in particolare incarcerando rifugiati, che non hanno possibilità di viaggiare, e le cui voci fanno – con originalità – da “coro” riflessivo a tutto il film.

Ovviamente, per Cinemazero, con il suo Pordenone Docs Fest – Le voci dell’inchiesta, alcuni di questi titoli e molto altro arriveranno nell’edizione 2021 del festival, che – compatibilmente con la situazione Covid – si svolgerà dal 14 al 18 aprile.