Riscoprire gli album fotografici di famiglia per parlare dei diritti delle donne
Tantissimi studenti impegnati nel laboratorio didattico “Memorie di donne”
Di Elena D’Incà
A molti sarà capitato nel guardare un ritratto fotografico di sentirsi “chiamato in causa”, di sentirsi a sua volta osservato e di entrare in empatia con i protagonisti ritratti, cercando di immaginare le loro vite in un’epoca molto diversa da quella attuale. Le fotografie ci parlano, sono dei testimoni silenziosi di un’epoca, della sua cultura, della sua vita.
Quale migliore strumento quindi per intraprendere un percorso didattico alla ri-scoperta dell’universo femminile degli ultimi 100 anni per promuovere la sensibilizzazione sul tema della parità di genere, volendone comprendere a fondo le ragioni.
Con questa consapevolezza abbiamo voluto proporre agli Istituti Comprensivi del territorio pordenonese il progetto “Memorie di donne” il laboratorio didattico di Cinemazero promosso e finanziato in collaborazione con Comune di Pordenone – Assessorato alle Pari Opportunità, e con piacere abbiamo raccolto moltissime iscrizioni tanto che si è deciso di raddoppiare i laboratori per consentire a tutte le classi la partecipazione.
“Memorie di donne” è un progetto didattico teorico – pratico di analisi e riflessione sul ruolo culturale, sociale e familiare della donna nel corso degli anni, rivolto agli studenti che condurranno una ricerca ed un’analisi a partire dal proprio personale album di fotografie di famiglia. Attraverso fotografie analogiche di nonne e mamme, fino a prendere in considerazioni quelle più recenti in formato digitale gli studenti, grazie anche al linguaggio fotografico, saranno condotti in un’analisi dell’evoluzione della figura femminile nel suo particolare contesto socio-culturale. Progetto didattico è nato con l’intento di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni per prevenire fenomeni di violenza e discriminazione di genere, e per promuovere un cambiamento, partendo dal presupposto che l’educazione è la prima arma per prevenire e contrastare la violenza contro le donne.
Molti saranno i temi che verranno affrontati con questo progetto didattico, molte saranno le competenze sviluppate:
La prima lezione è dedicata ad acquisire familiarità con il linguaggio fotografico, in particolare quello del ritratto di famiglia. Gli elementi base del linguaggio fotografico saranno illustrati con il costante supporto di strumenti multimediali grazie alla tecnica didattica della lezione segmentata e dialogata. Verranno inoltre fornite indicazioni sulla raccolta del materiale fotografico e su come svolgere l’indagine sul campo.
Gli studenti infatti vestiranno i panni degli ‘Sherlock Holmes’ nell’esplorare il loro archivio fotografico di famiglia, per portare alla luce una selezione di tre fotografie raffiguranti le figure femminili della loro famiglia, partendo dalla più antica che riescono a trovare fino alla più recente. Con l’aiuto di apposite schede didattiche, poi intervisteranno i nonni ed i genitori per cercare di capire come era il mondo all’epoca in cui la foto è stata scattata e quale il vissuto sociale delle figure femminili ritratte.
Le immagini raccolte dagli alunni verranno poi scansionate ed elaborate su una Timeline interattiva.
Si costruirà in questo modo un percorso interattivo che consente di associare le storie individuali delle famiglie degli studenti, agli avvenimenti significativi che hanno modificato il ruolo sociale, culturale, politico (e in generale la vita) delle donne.
Sarà possibile in questo modo riflettere sul ruolo della donna, sulla uguaglianza/diversità dei generi, e far esperire agli studenti l’importanza dell’impegno individuale per garantire un pieno raggiungimento delle pari opportunità.