100 centenari
di Lorenzo Codelli
Che cos’hanno in comune questi personaggi?
Haskell Wexler, maestro delle luci a Hollywood e off; Luigi Squarzina, rifondatore del teatro italiano e attore ne Il caso Mattei di Francesco Rosi; Renato Polselli, autore del classico horror L’amante del vampiro; Giuseppe Taffarel, partigiano e regista veneto molto attivo in Friuli; Cyd Charisse, ballerina e attrice dalle gambe chilometriche; Les Baxter, jazzista e autore di colonne sonore per Corman, Bava, Freda, Cottafavi; Russ Meyer, maestro del softcore USA; Turi Vasile, poliedrica colonna del nostro miglior cinema; Ugo Tognazzi, l’autoproclamato “Capo delle Brigate Rosse”; Doris Day, Que sera sera; Carlo Lizzani, impegnatissimo cineasta, straordinario nel ruolo del prete che prega per i condannati alla fucilazione ne Il sole sorge ancora di Aldo Vergano, in una sequenza citata da Paolo Taviani in Leonora addio; Gianni Alberto Vitrotti, il triestino d’adozione che nel dopoguerra ha fotografato e filmato esodo, foibe, truppe americane e Bora su Trieste; Elio Bartolini, friulano d’adozione, sceneggiatore, regista, romanziere; Serge Reggiani, attore e cantante emiliano dai personaggi sublimi sia in Italia che in Francia; Raimondo Vianello, la “spalla” di Tognazzi in Un due tre; Clara Colosimo, illustrissima caratterista; Sir Christopher Lee, indimenticabile ospite a Trieste Science Plus Fiction 2009; Judy Garland, A Star Is Born; Callisto Cosulich, principe della critica evaso dal cocoon triestino; Moris Ergas, big tycoon d’origine greca; Blake Edwards, The Pink Panther; Alain Robbe-Grillet, cinéaste, écrivain, école du regard; Vittorio Gassman, il mattatore per antonomasia; Luciano Salce, partner di Gassman in gioventù, umorista tv e autore di satire esilaranti; Ciccio Ingrassia, alter ego di Franco Franchi; Oskar Werner, lui interpretava Jules oppure Jim?; Sven Nykvist, maestro delle luci bergmaniane e alleniane; Ava Gardner, l’immortale femme fatale; Alain Resnais, il bretone che rivoluzionò il cinema narrativo (agli inizi della sua carriera nella foto sopra, tratta da https://www.imec-archives.com/matieres-premieres/papiers/alain-resnais); Francesco Rosi, il napoletano che rivoluzionò il cinema politico internazionale; Mauro Bolognini, padrino di Pasolini e autore di Senilità e di altri ambiziosi adattamenti letterari.
Hanno in comune l’essere nati cent’anni fa, proprio come Pier Paolo Pasolini. Quindi attendono tutti quanti fiduciosi che qualcuno di noi si ricordi delle loro gesta.