Alla scoperta del nuovo cinema
Martedì 15 ottobre a Cinemazero una selezione di film in concorso alla SIC di Venezia
In un mercato cinematografico sempre più fluido, in contuinua e costante evoluzione e spesso ingolfato dalla sovrabbondanza dell’offerta esiste uno spazio privilegiato dedicato agli amanti della scoperta del nuovo cinema d’autore. È la Settimana Internazionale della Critica, sezione indipendente della Mostra del Cinema di Venezia che grazie all’impegno del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), che ne cura in autonomia l’organizzazione nell’ambito della Mostra, propone da diversi anni soltanto opere prime, ovvero film di autori ancora sconosciuti, che vengono proposti all’attenzione di cinefili, di addetti ai lavori e, si spera, di un pubblico sempre più ampio. Ogni anno una commissione, composta da cinque membri, seleziona sette film che corrono al Premio. Ed è proprio uno dei membri della commissione, la critica e giornalista Beatrice Fiorentino, che ci racconta di una “selezione figlia del suo tempo, in linea con il caos che agita il mondo, osserva le inquietudinidel presente sfidando comunque e sempre la forma, ripudiando il banale grazie allo sguardo illuminante di cineasti e cineaste pronti a fare nella settima arte” regalando -anche a chi non era al Lido – l’occasione di ripercorrerla. “Apre un soprendente lavoro di animazione indiano, Bombay Rose, fedele alla tradizone di Bollywood ma rivoluzionario nei contenuti mentre la chiusura (Sanctorum) è affidata al talento di Joshua Gil, che nel Messico mette in scena un Narcos apocalittico e visionario, immerso nel mistero della Natura. Sette i titoli in gara: film radicati nella Storia e nella concretezzza del reale, ma anche disponibili ad avventurarsinella dimensione del raacconto fantastico. All This Victory si proietta nell’inferno della Guerra del Libano declinandone la paura anche in senso teorico, Parthenon sovrappone in unavertigine visiva i destini di tre personaggi che si muovono tra Sudan, Grecia, Ucraina e Turchia; El Principe, ambientato nel Cile del 1970, esplora corpi, desirio e dinamiche di potere in un dramma carcerario di richiamo genettiano, mentre Psykosia, raffinato thriller psicologico interpretato da un magnifico tris di attrici, si addentra nei labirinti della mente, tra senso di colp, eros e morte. Con Rare Beats, Billie Piper esordisce alla regia ribaltando i canoni della rom-com, Scales denuncia la condizione femminile nel mondo arabo grazie a una “sirenetta”eroina di una insolira fiaba in bianco e nero. A rappresentare l’Italia è Tony Driver, film anti-Trumpiano che ribadisce l’assurdità dei muri, dei fili spinati e delle frontiere, oltre ai nove corti di Sic@Sic, sezione nella sezione che da quattro anni scommette sul cinema italiano del futuro. “
Giovedì 15 ottobre, grazie al progetto di decentramento, organizzato dalla FIGE e sostenuto, tra gli altri, anche dalla Regione FVG, la SIC sbanca a Cinemazero, per una sera – ad ingresso libero – che permetterà al pubblico di vedere due film in concorso. Si tratta di Sayidat Al Bahr di Shahad Ameen (in programma alle 19:00) e di Rare Beats di billie Piper (alle ore 21.30). Entrambi saranno preceduti da due cortometraggi, rispettivamente Amateur di Simone Bozzelli e Destino di Bonifacio Angius.
Ambientata in un paesaggio distopico, Saydat Al Bahr è la storia di una ragazzina caparbia, Hayat, che vive in un povero villaggio di pescatori governato da un’oscura tradizione, per la quale ogni famiglia deve sacrificare la propria figlia femmina alle creature del male. Sottratta a questo destino dal padre, Hayat viene emarginata e considerata una disgrazia, eppure non si arrende e lotta per trovare il suo posto nel villaggio. Quando la madre dà alla luce un figlio maschio, Hayat deve scegliere se accettare la brutale usanza e sacrificarsi al mare, o cercare una via di salvezza. In Rare Beasts Billie Piper ci porta a conoscere Mandy, una madre, una sceneggiatrice, una nichilista. Mandy è una donna moderna in crisi. Cresce un figlionel bel mezzo di una rivoluzione femminile, cambatte il dolore per la separazione dei genitori e si trova a scrivere per lavoro di un amore che non esiste più. Si imbatte anceh in Pete, un uomo pieno di problemi in cerca della propria autostima, del proprio senso di appartenenza e di un’identità maschile da ricostruire.