Aprile 2022

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Aprile 2022

Editoriale:

ARIA DI PRIMAVERA di Marco Fortunato “Che sia di nuovo primavera” è l’incipit della presentazione del Pordenone Docs Fest – Le Voci del documentario che dal 6 al 10 aprile porterà a Cinemazero il meglio del cinema del reale da tutto il mondo, in una cinque giorni densissima di proiezioni, incontri ed eventi formativi. Un auspicio, quello dell’arrivo di una nuova primavera “cinematografica”, che vorremmo potesse prendere il via con...

ARIA DI PRIMAVERA
di Marco Fortunato

“Che sia di nuovo primavera” è l’incipit della presentazione del Pordenone Docs Fest – Le Voci del documentario che dal 6 al 10 aprile porterà a Cinemazero il meglio del cinema del reale da tutto il mondo, in una cinque giorni densissima di proiezioni, incontri ed eventi formativi.

Un auspicio, quello dell’arrivo di una nuova primavera “cinematografica”, che vorremmo potesse prendere il via con il festival per poi proseguire nelle settimane e nei mesi a venire, alimentata dai valori che contraddistinguono da sempre la manifestazione e fanno parte del DNA di Cinemazero: qualità, territorialità e socialità.

Qualità, prima di tutto, intesa come costante ricerca dell’eccellenza, denominatore comune a tutte le scelte di programmazione. Perché un film, senza tanti giri di parole, deve prima di tutto essere bello. Poi la territorialità che esprime il legame tra Cinemazero e, in senso ampio, la comunità e che si deve tradurre costantemente nella capacità di saper leggere ed interpretare i bisogni e le sensibilità di un determinato contesto. Se è vero che ogni film ha il suo pubblico è altrettanto vero che il pubblico bisogna saperlo cercare, raggiungere e conquistare. Per farlo è fondamentale conoscere il territorio, gli altri operatori culturali, le realtà che vi operano e i più importanti gruppi d’interesse con i quali creare una rete di rapporti, avviare momenti di co-progettazione e creare iniziative che possano valorizzare le specificità di ciascuno. E ancora la socialità, termine che più volte abbiamo utilizzato – specie in tempi di pandemia – come una sorta di mito quasi irraggiungibile. Ebbene noi crediamo fermamente nel contrario e pensiamo che proprio la fruizione della sala cinematografica, sia una dei momenti migliori per ritornare ad assaporarne il piacere insostituibile. E in questo il festival, per le sue caratteristiche, rappresenterà una grande occasione per rivivere delle esperienze collettive, in totale sicurezza.

Con l’arrivo della nuova stagione cambiano anche (finalmente!) alcune regole. Tra un mese sarà possibile dire addio all’obbligo di esibire il super GreenPass per accedere in sala e alla mascherina FFP2 rendendo così l’esperienza di visione ancora più confortevole.

Novità anche sul fronte normativo con la notizia della firma da parte del Ministro della cultura Franceschini del nuovo decreto sulle windows. «Ho già firmato il decreto che prevede 90 giorni nelle sale prima che un titolo vada sulle piattaforme. Questo vale da sempre in Italia per i film italiani che hanno avuto contributi pubblici.» ha dichiarato il Ministro pochi giorni fa «Vorrei che questa finestra temporale valesse per tutti. Ora stiamo lavorando, come hanno fatto in Francia, a una norma che estenda questo intervallo a ogni film, italiano e non»

Una vittoria? È presto per dirlo. Resta infatti da capire se e quali deroghe ci saranno – si sa il Diavolo si nasconde nei dettagli – ma è comunque un inizio incoraggiante.

Per fare ancora di più e ancora meglio serve però l’impegno di tutti. E qui come al solito entrate in gioco voi, il pubblico di Cinemazero. Il festival, con il suo ricchissimo programma, può essere l’occasione per provare ad “adottare” un film: approfondirne i temi, parlarne e promuoverlo tra i propri contatti, con l’obiettivo di portare più persone possibile a vederlo.  «Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per il cinema!», un gesto concreto per accelerare l’arrivo della primavera, di cui tutti abbiamo tanto bisogno.

ARIA DI PRIMAVERA
di Marco Fortunato

“Che sia di nuovo primavera” è l’incipit della presentazione del Pordenone Docs Fest – Le Voci del documentario che dal 6 al 10 aprile porterà a Cinemazero il meglio del cinema del reale da tutto il mondo, in una cinque giorni densissima di proiezioni, incontri ed eventi formativi.

Un auspicio, quello dell’arrivo di una nuova primavera “cinematografica”, che vorremmo potesse prendere il via con il festival per poi proseguire nelle settimane e nei mesi a venire, alimentata dai valori che contraddistinguono da sempre la manifestazione e fanno parte del DNA di Cinemazero: qualità, territorialità e socialità.

Qualità, prima di tutto, intesa come costante ricerca dell’eccellenza, denominatore comune a tutte le scelte di programmazione. Perché un film, senza tanti giri di parole, deve prima di tutto essere bello. Poi la territorialità che esprime il legame tra Cinemazero e, in senso ampio, la comunità e che si deve tradurre costantemente nella capacità di saper leggere ed interpretare i bisogni e le sensibilità di un determinato contesto. Se è vero che ogni film ha il suo pubblico è altrettanto vero che il pubblico bisogna saperlo cercare, raggiungere e conquistare. Per farlo è fondamentale conoscere il territorio, gli altri operatori culturali, le realtà che vi operano e i più importanti gruppi d’interesse con i quali creare una rete di rapporti, avviare momenti di co-progettazione e creare iniziative che possano valorizzare le specificità di ciascuno. E ancora la socialità, termine che più volte abbiamo utilizzato – specie in tempi di pandemia – come una sorta di mito quasi irraggiungibile. Ebbene noi crediamo fermamente nel contrario e pensiamo che proprio la fruizione della sala cinematografica, sia una dei momenti migliori per ritornare ad assaporarne il piacere insostituibile. E in questo il festival, per le sue caratteristiche, rappresenterà una grande occasione per rivivere delle esperienze collettive, in totale sicurezza.

Con l’arrivo della nuova stagione cambiano anche (finalmente!) alcune regole. Tra un mese sarà possibile dire addio all’obbligo di esibire il super GreenPass per accedere in sala e alla mascherina FFP2 rendendo così l’esperienza di visione ancora più confortevole.

Novità anche sul fronte normativo con la notizia della firma da parte del Ministro della cultura Franceschini del nuovo decreto sulle windows. «Ho già firmato il decreto che prevede 90 giorni nelle sale prima che un titolo vada sulle piattaforme. Questo vale da sempre in Italia per i film italiani che hanno avuto contributi pubblici.» ha dichiarato il Ministro pochi giorni fa «Vorrei che questa finestra temporale valesse per tutti. Ora stiamo lavorando, come hanno fatto in Francia, a una norma che estenda questo intervallo a ogni film, italiano e non»

Una vittoria? È presto per dirlo. Resta infatti da capire se e quali deroghe ci saranno – si sa il Diavolo si nasconde nei dettagli – ma è comunque un inizio incoraggiante.

Per fare ancora di più e ancora meglio serve però l’impegno di tutti. E qui come al solito entrate in gioco voi, il pubblico di Cinemazero. Il festival, con il suo ricchissimo programma, può essere l’occasione per provare ad “adottare” un film: approfondirne i temi, parlarne e promuoverlo tra i propri contatti, con l’obiettivo di portare più persone possibile a vederlo.  «Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per il cinema!», un gesto concreto per accelerare l’arrivo della primavera, di cui tutti abbiamo tanto bisogno.

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